Senza curare ciò che i suoi pensavano,

stanco invitandoli a non piu domandare,

partì ancora una volta; lasciò, perse-

perchè gli erano care

 

 

 

 

 

 

Piu che notti d’amore quelle notti di viaggio.

Quante ne aveva gia vegliate, splendide,

che da forti stelle ricoperte

dischiudevano anguste lontananze,

e si mutavano come una battaglia;

 

 

 

 

 

 

 

 

 

altre, che protendendo come prede

villaggi sparsi nella luna si davano;

o dietro intatti parchi rivelavano

manieri grigi dove per un attimo,

volgendo un poco il capo, con la mente

gli piaceva abitare, ben sapendo

che nessun luogo è fatto per restarvi;

e gia vedeva alla prossima svolta

nuove vie stendersi, nuovi paesi, ponti,

e città che dilagano.

 

 

 

 

 

 

E tutto sempre senza desiderio

lasciarselo alle spalle era assai più

per lui che fama, beni, piaceri della vita.

Eppure in piazze ignote, sullo zòccolo

di una fontana logoro dal passaggio, una conca

qualche volta sembrava appartenergli.

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    John Armour

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    @cbooney

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